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I pesci palla e gli esseri umani condividono gli stessi geni per i denti

Pubblicato da Scubamonitor in Genetica · 12/9/2017 14:02:00
Tags: pescipalladentiesseriumani

I denti degli umani si sono evoluti dagli stessi geni che rendono così strani i denti dei pesci palla.
Uno studio, condotto presso l'Università di Sheffield, ha rivelato che il pesce palla ha un programma di ricostruzione dei denti sensibilmente simile a quello di altri vertebrati, inclusi gli esseri umani.
Pubblicata nella rivista PNAS, la ricerca ha scoperto che tutti i vertebrati possiedono una potenziale forma di rigenerazione dentale. Tuttavia i pesci palla utilizzano le stesse cellule staminali per la rigenerazione dei denti degli esseri umani, ma sostituiscono solo alcuni denti con bande allungate che formano il loro caratteristico becco.
Gli autori dello studio, che includono ricercatori del Museo di Storia Naturale di Londra e dell'Università di Tokyo, ritengono che la ricerca possa ora essere utilizzata per affrontare le questioni della perdita di denti negli esseri umani.
Il becco del pesce palla, unico, è una delle forme più straordinarie della originalità evolutiva. Questa struttura bizzarra si è evoluta attraverso la modifica della sostituzione dentale.
Il becco è composto da quattro "bande di denti" allungate che vengono sostituite continuamente. Tuttavia, invece di perdere i denti quando vengono sostituiti, il pesce palla fonde insieme diverse generazioni di denti, che danno origine al becco, consentendo loro di schiacciare prede incredibilmente dure.

Le origini comuni di capelli, piume e denticoli dermali degli squali

In un ulteriore studio pubblicato nella rivista EvoDevo, il dottor Gareth Fraser e il suo team dell'Università di Sheffield hanno anche scoperto che i denticoli dermali dello squalo hanno le stesse origini evolutive delle scaglie dei rettili, delle piume degli uccelli e dei capelli umani.
Gli squali appartengono a un gruppo più basale di vertebrati e le loro scaglie sono state osservate nel record fossile nel corso di 450 milioni di anni di evoluzione, quindi i ricercatori di Sheffield credono che ciò indichi che tutti i vertebrati, sia che vivano in terra o nel mare, condividono lo stesso programma di sviluppo per la pelle, i denti e i capelli che sono rimasti relativamente invariati per tutta l'evoluzione dei vertebrati.
Lo studio suggerisce che gli stessi geni sono essenziali nello sviluppo precoce di tutte le appendici cutanee, dalle piume e dai capelli alle scaglie degli squali. Anche se le strutture finali sono molto diverse, questo articolo rivela che le origini dello sviluppo sono tutte simili. L’evoluzione ha quindi usato questi fondamenti comuni come una base che può essere modificata nel tempo per produrre la vasta diversità delle strutture cutanee osservate nei vertebrati.






Genetica da una goccia d’acqua dell’oceano

Pubblicato da Scubamonitor in Genetica · 9/1/2017 10:08:00
Tags: ecologiamarinasqualibalenageneticadipopolazioneDNAambientale
L'analisi del DNA ambientale (eDNA) estratto da soli 30 litri di acqua di mare nel Golfo Persico, ha prodotto informazioni genetiche più approfondite sulle popolazioni degli squali balena, i pesci più grandi del mondo.

Perché alcuni pesci hanno una forma piatta e asimmetrica

Pubblicato da Scubamonitor in Genetica · 2/1/2017 09:17:00
Tags: pescipiattifisiologiaanatomiametamorfosi
Gli scienziati sono stati a lungo incuriositi dalla fisiologia asimmetrica dei pesci piatti. L’insolito meccanismo che fa scattare l'asimmetria è stato ora identificato confrontando i genomi di due specie di pesci correlati.

I coralli sono forse gli animali più longevi al mondo

Pubblicato da Scubamonitor in Genetica · 3/12/2016 10:07:00
Tags: scoglierecorallinecorallietàgenotipo
Secondo una ricerca della Penn State University, il genotipo dei coralli può sopravvivere per migliaia di anni, rendendoli forse gli animali più longevi al mondo. Il team ha recentemente determinato l’età dei coralli a corna d’alce (Acropora palmata) in Florida e nei Caraibi e ha stimato che il genotipo più vecchio superava i 5000 anni. I risultati sono utili per comprendere come i coralli risponderanno agli attuali e ai futuri cambiamenti ambientali.

La bioluminescenza è molto diffusa anche fra i pesci

Pubblicato da Scubamonitor in Genetica · 30/8/2016 15:28:00
Tags: bioluminescenzapesci
La maggior parte delle persone conoscono la bioluminescenza attraverso le lucciole ma il fenomeno è presente in tutti gli oceani. Gli autori di uno studio pubblicato sulla rivista PLOS ONE mostrano, attraverso analisi genetiche, che la bioluminescenza si è evoluta indipendentemente 27 volte nei principali cladi (gruppi provenienti da un unico antenato) di pesci.

Le oloturie, gli aspirapolvere degli oceani, sono molto vulnerabili all’inquinamento e all’eccesso di pesca.

Pubblicato da Scubamonitor in Genetica · 14/4/2016 09:49:00
Tags: echinodermicetriolidimare
Nonostante somigli ad un hot dog bruciacchiato, Holothuria edulis vanta un importante ruolo negli oceani. Un nuovo studio di genetica analizza il valore di questi organismi negli ecosistemi marini delle isole di Okinawa (Giappone), la loro elevata sensibilità agli stress ambientali e l’eccessivo sfruttamento da pesca.

I mixozoa - stretti parenti delle meduse - primo caso di estrema degenerazione evolutiva del corpo di un animale.

Pubblicato da Scubamonitor in Genetica · 8/4/2016 19:01:00
Tags: mixozoacnidari
Un gruppo di ricerca dell’Università di Tel Aviv, attraverso il sequenziamento del genoma, ha scoperto che i mixozoa, un gruppo differenziato di microscopici parassiti che infettano vertebrati e invertebrati, sono in realtà cnidari altamente degenerati.

Un antico pesce chiarisce l’evoluzione dei vertebrati e facilita i confronti fra umani e pesci ossei

Pubblicato da Scubamonitor in Genetica · 4/3/2016 17:34:00
Tags: Lepisosteusoculatuspescezebra
Per collegare la biologia umana ai modelli biomedici dei pesci un gruppo di ricercatori ha sequenziato il genoma del luccio maculato (Lepisosteus oculatus ), il cui lignaggio iniziò a divergere da quello dei teleostei prima della duplicazione del genoma dei teleostei. Il genoma a lenta evoluzione del luccio ha conservato in contenuto e dimensioni molti cromosomi interi degli antenati vertebrati ossei.
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