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Sono gli aumenti stagionali di temperatura ad innescare gli eventi di riproduzione di massa dei coralli

Pubblicato da Scubamonitor in Scogliere coralline · 27/6/2016 12:39:00
Tags: spawningriproduzionemassivarilasciodigametiriscaldamentoglobale
Gli eventi di riproduzione di massa dei coralli sono considerati uno dei più spettacolari fenomeni della natura, con dozzine di specie di coralli che, durante alcune notti, ogni anno rilasciano uova e spermatozoi in mare.
L’evento, in ecosistemi come quello della Grande Barriera Australiana, attrae subacquei che desiderano vedere di persona i coralli in azione. Fino ad ora, cosa governi questo fenomeno è stato un mistero.
Uno studio internazionale pubblicato nella rivista Proceedings of the Royal Society B ha scoperto che l’emissione di gameti in mare coincideva con il più grande incremento, mese dopo mese, nella temperatura dell’acqua in superficie. Alla tempistica contribuirebbe anche la velocità del vento, sebbene in grado minore.
Gli autori sostengono che sembrerebbe non esserci un optimum di temperatura per l’emissione dei gameti. A Lord Howe Island (Australia Occidentale) alcune specie rilasciano uova e spermi quando la temperatura dell’acqua è 22°C, mentre nel Golfo Persico, per la medesima specie, questo avviene quando la temperatura è di 32°C. La cosa più importante sembra essere che i coralli emettono i loro gameti contemporaneamente per massimizzare il successo della fertilizzazione.
La ricerca è stata condotta per 16 anni, con campioni di oltre 80000 colonie raccolte da 34 eco-regioni nell’Indo-Pacifico, dal Kenya alla Polinesia Francese e da Lord Howe Island al Golfo Persico.
Questa scoperta potrebbe rappresentare un grande vantaggio per il turismo subacqueo e per una gestione più efficace dello sviluppo costiero. Processi che si sa che interessano gli stadi precoci di vita dei coralli, come ad esempio il dragaggio, potrebbero essere sospesi quando i coralli si stanno riproducendo.
Gli autori sperano inoltre che la loro ricerca metta fine all’erroneo concetto che tutti i coralli della Great Barrier Reef rilascino i loro gameti in una notte, una volta all’anno.
Nella Grande Barriera Australiana ci sono coralli che si riproducono ogni mese, da settembre a marzo. L’evento di riproduzione di massa è solo una parte del puzzle riproduttivo.
Un altro motivo di preoccupazione è la possibilità che il cambiamento climatico possa interferire con la riproduzione dei coralli. Molti organismi, come i pesci, si basano su questo evento per potenziare i loro sforzi riproduttivi. Un cambio nella tempistica del rilascio di gameti potrebbe avere effetti deleteri su interi ecosistemi.
Gli aumenti di temperatura sono massimi poco prima dell’estate. La ricerca, ancora in corso, usando modelli climatici suggerisce che l’estate, in molte aree di reef corallini, in futuro arriverà molto prima e durerà più a lungo. L’effetto che questo potrebbe avere sugli ecosistemi delle scogliere coralline è un importante campo di studio per ulteriori ricerche.





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