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Nuova forma di comunicazione con luce polarizzata utilizzata dai gamberi mantide

Pubblicato da Scubamonitor in Crostacei · 18/7/2016 09:48:00
Tags: gamberimantidelucepolarizzata


I ricercatori dell’Università del Queensland hanno scoperto una forma completamente nuova di comunicazione per mezzo della luce polarizzata utilizzata dai gamberi mantide. In precedenza i ricercatori avevano dimostrato che i gamberi mantide (Gonodactylaceus falcatus) erano capaci di riflettere e rilevare la luce polarizzata circolare, un’abilità estremamente rara in natura. Fino ad oggi però nessuno aveva capito per che cosa essi la utilizzassero. Ora il nuovo studio mostra che i gamberi usano la polarizzazione circolare come mezzo per avvisare i competitori aggressivi della loro presenza.
Il colore è qualcosa con cui abbiamo familiarità negli uccelli, negli oceani i pesci si mostrano attraverso i colori, una forma di comunicazione che conosciamo. Lo studio ci mostra che esiste un linguaggio di comunicazione completamente nuovo. La luce polarizzata lineare si vede solo in un piano, mentre la luce polarizzata circolare viaggia in direnzione spiralizzata – in senso orario e antiorario. L’uomo non è in grado di percepire la luce polarizzata senza l’aiuto di lenti speciali.
I gamberi mantide mostrano pattern di luce polarizzata nel loro corpo, in particolare negli arti, nella testa e nella loro robusta armatura; queste sono le regioni maggiormente visibili durante un combattimento. I gamberi vivono in buchi nel reef, essi amano nascondersi piuttosto che restare all’aperto. Sono anche molto violenti, il nome gamberi mantide deriva dal paio di arti frontali usati per catturare le prede, 40 volte più veloci di quelli della mantide religiosa. Essi possono colpire come un proiettile di una calibro 22 e possono spezzare il vetro di un acquario. Gli altri gamberi mantide sono a conoscenza di questo e per tale motivo sono molto prudenti. Nello studio i ricercatori hanno messo un gambero mantide in un recipiente con due buchi all’interno dei quali avrebbe potuto nascondersi: uno rifletteva la luce non polarizzata e l’altro la luce polarizzata circolare. Il gambero ha scelto il buco con la luce non polarizzata nel 68% dei casi – suggerendo che il buco con la luce polarizzata circolare era percepito come occupato da un altro gambero mantide e dal quale era meglio mantenersi a distanza.
La scoperta potrebbe avere applicazioni nel telerilevamento, nella diagnostica per immagini, nella diagnosi precoce del cancro e nelle memorie di computer.





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