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Come si alimentano i calamari vampiro?

Pubblicato da Scubamonitor in Molluschi · 30/1/2017 10:07:00
Tags: calamarialimentazioneVampyroteuthisinfernalis
Scoperto dai ricercatori del Monterey Bay Acquarium Research Institute (MBARI) il modo in cui si alimentano i calamari vampiro (Vampyroteuthis infernalis).
Circa cento anni fa i biologi marini tirarono su dalle profondità del mare il primo calamaro vampiro (Vampyroteuthis infernalis) Da quel momento sono stati pubblicati una dozzina di articoli scientifici su questo misterioso animale ma nessuno era stato in grado di capire esattamente cosa esso mangiasse. 
Un nuovo studio del MBARI mostra per la prima volta che, a differenza dei suoi consimili, i polpi e i calamari, che mangiano prede vive, il calamaro vampiro usa due filamenti filiformi per catturare frammenti di detrito organico che cade dalla superficie oceanica nel mare profondo.
È facile immaginare il calamaro vampiro come un predatore da incubo. Esso si annida nella buia notte dei mari profondi, ha un corpo di colore rosso scuro, enormi occhi blu e una rete simile a un mantello che si distende fra le sue otto braccia. Quando minacciato rovescia la sua parte interna, esponendo file di “cirri” dall’aspetto malvagio. Anche il suo nome scientifico Vampyroteuthis infernalis significa vampiro infernale.
In realtà il calamaro vampiro ha un corpo molle, è una creatura passiva, delle dimensioni, forma e colore di un pallone da calcio. 
Come un “fossile vivente” esso abita nelle acque profonde di tutti gli oceani, a profondità dove non c’è quasi ossigeno, ma dove si trovano anche relativamente pochi predatori.
I risultati delle indagini sull'ecologia alimentare e il comportamento di V. infernalis, comprendono registrazioni video tramite veicoli telecomandati (ROV) del MBARI, esperimenti di alimentazione in laboratorio, studi sulla dieta ed esami morfologici dei filamenti retrattili, delle ventose e dei cirri. 
I ricercatori hanno scoperto che i calamari vampiro si nutrono di materiale detritico di varie dimensioni, da piccole particelle ad aggregati marini più grandi. I pezzi ingeriti includevano resti di zooplancton gelatinoso, frammenti di involucri larvacei, resti di crostacei, diatomee e pellet fecali.
Anche se questa ricerca dimostra che il calamaro vampiro è un "detritivoro", piuttosto che un predatore attivo, il suo aspetto e le sinistre abitudini furtive, senza dubbio continueranno ad affascinare sia i ricercatori sia il pubblico in generale.

Image: © 2011 MBARI





La proliferazione globale dei cefalopodi

Pubblicato da Scubamonitor in Molluschi · 29/7/2016 12:25:00
Tags: cefalopodiseppiecalamaripolpiretialimentaricambiamenticlimatici
Uno studio, pubblicato su Current Biology, fornisce una prova significativa che le popolazioni di cefalopodi stanno aumentando a livello globale, indicando che questi invertebrati, importanti sia dal punto di vista ecologico, sia commerciale, possono aver tratto beneficio dai cambiamenti in atto negli ambienti oceanici.
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