La scialuppa di salvataggio dei coralli potrebbe arrivare da poco al di sotto della superficie del mare - Scubamonitor Blog - Scubamonitor

Cerca
Vai ai contenuti

Menu principale:

La scialuppa di salvataggio dei coralli potrebbe arrivare da poco al di sotto della superficie del mare

Pubblicato da Scubamonitor in Scogliere coralline · 13/6/2016 11:14:00
Tags: mesofoticoecosistemiprofondi

  Un ecosistema corallino mesofotico nell’Au‘au Channel, offshore of Maui, Hawai'i, prof. 70m.

Un report commissionato dalle Nazioni Unite offre un nuovo spiraglio a coloro che gestiscono l’impatto del bleaching nei reef corallini del pianeta.
Il continuo aumento della temperatura ed i sempre più frequenti episodi di El Niño stanno determinando episodi di bleaching dei coralli sempre più gravi, in ogni parte del pianeta. Secondo i 35 autori dello studio, commissionato dallo United Nations Environmental Programme, nel momento in cui i reef che si trovano più in superficie sono minacciati, parte di tali ecosistemi potrebbero sopravvivere in ambienti più profondi, molto meno conosciuti, noti come Ecosistemi Corallini Mesofotici (MCEs).
I reef corallini che vanno dalla superficie a 30-40 metri di profondità sono solo la punta di un iceberg degli estesi ecosistemi corallini degli oceani. I MCEs sono reef a profondità intermedia che iniziano verso i 40 metri di profondità e continuano fino a circa 150 metri. Il report – ‘Mesophotic Coral Ecosystems A lifeboat for coral reefs?’ – studia il ruolo che i MCEs potrebbero avere nella conservazione dei reef meno profondi.
Il report si domanda se i MCEs possono fornire rifugio alle specie attualmente minacciate degli ecosistemi di reef meno profondi e se potranno essere in grado di rifornire gli stock per favorirne il ripopolamento nel caso in cui dovesse continuare il loro declino. Secondo i ricercatori “gli ecosistemi corallini mesofotici, per alcuni organismi, sono come una banca del seme.
Sone necessarie ulteriori ricerche per stabilire con decisione il ruolo di tali ecosistemi nella conservazione dei reef; essi non sono la specifica soluzione ma potrebbero essere capaci di resistere agli impatti più immediati dei cambiamenti climatici – fornendo quindi un rifugio ad alcune specie e aiutando potenzialmente a rifornire i reef distrutti più in superficie, incluse le popolazioni di pesci. 
Le più fredde e profonde acque negli MCEs potrebbero essere più ospitali per molte specie rispetto a quelle più calde in superficie. Esse sono anche meno soggette a turbolenze e quindi potrebbero potenzialmente offrire un ambiente più stabile.
Secondo le conclusione dello studio alcuni ecositemi corallini mesofotici profondi potrebbero essere meno vulnerabili ai cambiamenti più estremi nel riscaldamento degli oceani, ma altri potrebbero essere altrettanto vulnerabili della loro controparte meno profonda e non si potrà fare affidamento su di essi che possano funzionare come “scialuppe di salvataggio”.

University of Sydney. "Coral bleaching 'lifeboat' could be just beneath the surface: UN report finds part of the ecosystem may survive in barely known deeper environments, known as mesophotic coral ecosystems (MCEs)." ScienceDaily. ScienceDaily, 24 May 2016. 
FotoCredit NOAA’s Hawai'i Undersea Research Laboratory



Nessun commento

 
Torna ai contenuti | Torna al menu