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Catturato per la prima volta il peculiare comportamento di un corallo durante il bleaching

Pubblicato da Scubamonitor in Simbiosi · 14/8/2016 17:16:00
Tags: riscaldamentoglobalecoralbleachingsbiancamentodeicoralli


Un team di ricercatori dell’Università del Queensland, in Australia, ha utilizzato una ingegnosa combinazione di un microscopio, una videocamera digitale e uno smart-tab per registrare, a distanza ravvicinata, un dettagliato video in time-lapse della reazione fisica di una specie di corallo allo stress da calore, ottenendo per la prima volta la prova che esso reagisce con rigonfiamenti ad impulsi.
Per simulare le temperature crescenti della superficie marina, i ricercatori hanno messo un corallo solitario, Heliofungia actiniformis, in un acquario controllato prima di riscaldare l’acqua. I video che ne sono derivati, descritti nella rivista Coral Reefs, mostrano l’espulsione dei malcapitati Symbiodinium, le piccole alghe che vivono all’interno dei tessuti del corallo e danno ai coralli i loro vivaci colori.
Quello che è veramente interessante è semplicemente vedere quanto velocemente e violentemente i coralli espellevano con forza i loro inquilini simbionti.
H. actiniformis ha iniziato ad espellere i simbionti entro le prime due ore in cui veniva incrementata la temperatura dell’acqua nel sistema.
In precedenza H. actiniformis era stato uno dei pochissimi coralli della Grande Barriera Corallina considerato relativamente resiliente al bleaching.
Le osservazioni suggeriscono che tale resilienza potrebbe essere dovuta alla rapida espulsione dei simbionti algali del corallo durante lo stress termico, cosa che potrebbe incrementare molto le possibilità di sopravvivenza di H. actiniformis durante temperature del mare insolitamente elevate.
Durante gli esperimenti, il team ha aumentato la temperatura dell’acqua nella vasca di un acquario, da 26°C a 32°C, nell’arco di 12 ore, alla quale restava per otto giorni.
Mentre era già noto agli scienziati che il bleaching dei coralli avveniva quando la relazione fra i coralli e i loro Symbiodinium si interrompeva, a causa dell'aumento della temperatura oceanica, il video in time-laps mostra per la prima volta come il corallo si libera delle alghe.
H. actiniformis usava rigonfiamentii ad impulsi per espellere Symbiodinium nel corso del tempo (osservabile nel video come piccole nuvole di fumo).
- rigonfiando i loro corpi fino al 340% delle loro normali dimensioni, prima di contrarsi improvvisamente e violentemente, ed espellendo Symbiodinium attraverso l’apertura orale lungo l’esperimento durato dai 4 agli 8 giorni.
I coralli costruttori del reef e le alghe simbionti, Symbiodinium, si sono evoluti formando una relazione reciprocamente benefica. I corali danno protezione a Symbiodinium e una superficie dove effettuare la fotosintesi, mentre l’eccesso di zuccheri creato dalle alghe rifornisce gran parte delle richieste giornaliere di cibo dei coralli.
L’espulsione delle alghe rimuove il pigmento dai tessuti del corallo rendendoli bianchi o trasparenti, un fenomeno chiamato coral bleaching. Se le condizioni ambientali ritornano alla normalità abbastanza velocemente alcuni coralli possono riacquistare il colore associato alla presenza dei Symbiodinium.
Se i Symbiodinium vengono rimossi dall’ospite e non li ricolonizzano abbastanza velocemente, i coralli possono morire.
Eventi di coral bleaching di massa preoccupano gli scienziati in tutto il mondo. I recenti episodi, avvenuti nella GBR australiana, evidenziano la minaccia delle temperature elevate dell’acqua sulla salute degli ecosistemi dei reef.

PhotoCredit: Brett Lewis, QUT




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